I dieci diritti fondamentali del gatto
I gatti, come ogni essere vivente, hanno i propri diritti che vanno rispettati.
Abbiamo visto le dieci cose di cui ha bisogno un gatto per stare bene in casa con noi. Oltre a questi aspetti esterni, diciamo così, ce ne sono altri che vanno all’essenza propria del gatto: parliamo cioè dei loro diritti, che vanno rispettati sempre e comunque (come, del resto, i diritti di ogni animale – umano o non umano che sia – andrebbero sempre rispettati).
Vediamo più da vicino, quindi, i dieci diritti fondamentali dei gatti.
- Ha diritto a un suo territorio e tutto quello che c’è in quel territorio gli appartiene (almeno lasciateglielo credere!).
- Ha diritto al cibo: scoprite cosa gli piace, ma non viziatelo e riempitegli regolarmente la ciotola.
- Ha diritto a pace e tranquillità: un gatto sta bene quando c’è silenzio, motivo per cui cercate di ridurre al minimo rumori, suoni e musica.
- Ha diritto all’affetto e alla tenerezza: fategli fare le capriole che tanto ama e non copritelo di ridicolo quando fa qualcosa per richiamare la vostra attenzione e richiedere il vostro affetto.
- Ha diritto a comunicare: al gatto piace essere interpellato e pertanto, quando siete da soli con lui, raccontategli qualcosa. Parlate a lui come a un adulto, non come a un bimbo piccolo: il gatto, infatti, capisce benissimo le differenze!
- Ha diritto alla pulizia: pulite ogni giorno la sua cassettina e, mi raccomando, non guardatelo mentre fa i suoi bisogni perché si irriterebbe (a voi piacerebbe che qualcuno vi guardasse mentre siete in bagno?)
- Ha diritto a cacciare: il gatto è un cacciatore e tale vuole restare. Se pertanto va a caccia di qualcosa (qualunque cosa…) e ve la depone ai piedi, lodatelo.
- Ha diritto alle coccole: accarezzate Micio sotto il mento, sulla testa e sulla nuca, ma quando ve lo chiede lui, anche se per voi forse non è il momento migliore. Se si struscia, poi, sulle vostre gambe, lasciatelo fare.
- Ha diritto al gioco: giocate con lui, ma ricordatevi che non è un giocattolo! Ricordatelo soprattutto ai più piccoli, sottolineando di non sollevarlo con eccessivo slancio, non lanciatelo in aria, non fatelo cadere, non abbracciatelo e cullatelo come fosse un neonato. Gioco sì, tortura no!
- Ha diritto a restare un mistero: un gatto non sarà mai un animale “ammaestrato” e non rinuncerà mai alla sua libertà, nemmeno per voi. Fatevene una ragione.
Via | Nina Merian, Quello che i gatti non dicono