Perché si sceglie un cane?

Sarà capitato anche a voi che qualcuno vi abbia chiesto come mai abbiate scelto di vivere con un cane (o più di uno). Magari avranno anche intavolato discussioni su come un gatto sia preferibile o meglio ancora un pesciolino rosso che disturba proprio. I gusti son gusti e c’è poco da fare, ma porre una domanda del genere è un po’, come dire, “così”, visto che si sceglie fino a un certo punto di chi ci si innamora e poi entrano in gioco elementi irrazionali difficili da spiegare.

Stando a una ricerca condotta qualche tempo fa negli USA su 612 proprietari di cani,

• l’80% degli intervistati ha risposto di aver scelto un cane perché “dà amicizia” ed è un soggetto “ a cui dare amore”;
• il 76% perché “accetta e capisce l’uomo”;
• il 68% perché “necessita di cure”;
• il 66% perché fa “aumentare l’autostima”;
• il 65% perché ha “aspetti che attraggono”;
• il 57% perché fa “aumentare il prestigio personale”.

Motivi vari, come si vedrà, alcuni dei quali si basano sul rapporto uomo-cane, altri per un proprio tornaconto, altri ancora per uno spirito di attenzione verso l’alterità. Secondo gli psicologi, infatti, c’è tutto un mondo legato alle pulsioni affettive nello scegliere un cane. Spesso Fido diventa il “partner perfetto” perché sa donare molto in termini di affettività, calore e compagnia ma non ha in sé tutte quelle complicazioni tipiche di una relazione tra esseri umani. Scrive Stefano Nicelli:

L’animale, insomma, determina relazioni più elementari, più istintive e radicali, e meno dettate da influenze (spesso negative) derivanti da esperienze precedenti, educazione, cultura, indole personale. Non è certo una “caldaia d’affetto sempre accesa”, ma dire che poco ci manca.

E voi perché avete scelto un cane? Io rispondo in maniera semplice: perché mi piace.