La storia di Bela, dalla condanna a morte a una nuova (e felice) vita
Un pastore tedesco, le volontà del suo padrone defunto, e la fortuna di avere degli amici animalisti dalla sua parte
È il primo giorno dell’anno e vogliamo dare buone notizie. Vogliamo, ad esempio, farvi conoscere la storia di Bela, un pastore tedesco di nove anni.
La storia di Bela è paradossale. Il suo padrone, in un estremo (quanto “malato”) atto di amore verso il suo cane, ha lasciato scritto nel testamento una nota terribilmente crudele: alla sua morte, Bela doveva essere soppressa, cremata e le sue ceneri dovevano essere mischiate a quelle del suo padrone. Certo, magari era un gesto d’amore perché non sapeva che fine avrebbe fatto il cane alla sua morte ma, per fortuna, ha lasciato anche una seconda condizione: l’affidamento di Bela al Best Friends Animal Society’s, una struttura che si occupa di cani a cui sono morti i padroni.
Non è stata, però, una passeggiata. Inizialmente non era assolutamente sicuro, per svariate questioni legali legate ai testamenti, che l’esecutore delle volontà del defunto decidesse di affidare Bela alla Best Friends. Oltretutto l’associazione dello Utah non era assolutamente a conoscenza della storia di Bela e del loro diretto coinvolgimento. Prima di Natale, però, la decisione è stata presa (anche grazie alle numerose pressioni dell’opinione pubblica): Bela avrà salva la vita e verrà portata nella sua nuova famiglia. Dopo quasi duemila chilometri, Bela ha trovato i suoi nuovi e numerosi genitori nella speranza che riesca presto a trovare una nuova famiglia.
Via|Huffington Post