Greyhound e predisposizione all’ictus ischemico
Un recente studio ha messo in luce una certa predisposizione di razza per il Grayhound a sviluppare ictus ischemico, vediamo il perché.
Greyhound e rischio ischemico – Ultimamente in giro sto vedendo tantissimi Greyhound, tutti cani da corsa salvati dalle associazioni e adottati da famiglie che cercano di fargli condurre una vita più normale possibile. Ecco che allora mi sono imbattuta in un recente studio che parla della predisposizione del Greyhound per quanto riguarda l’ictus ischemico: “Ischemic stroke in Greyhounds: 21 cases (2007–2013)” Marc Kent, et al. Journal of the American Veterinary Medical Association. July 1, 2014, Vol. 245, No. 1, Pages 113-117. Visto che per esperienza tendono ad essere cani abbastanza delicati e poco conosciuti dai più, ecco che allora oggi andremo a parlare della predisposizione del Greyhound per quanto riguarda l’ictus ischemico e l’ipertensione arteriosa.
Greyhound, ictus ischemico e ipertensione arteriosa
Recentemente è stato effettuato uno studio retrospettivo che ha permesso di portare alla luce come nel Greyhound ci fosse una netta prevalenza di sviluppo dell’ictus ischemico. Lo studio però non si è limitato a evidenziare questo fatto, no, ha fatto di più ed ha cercato di vedere se ci fossero delle correlazioni fra lo sviluppo dell’ictus ischemico nel Greyhound, eventuali anomalie della coagulazione e anche l’ipertensione arteriosa sistemica.
Dai risultati di questo studio (per chi avesse paura di sperimentazioni strane, basta fare degli esami del sangue, test coagulativi normali e misurare la pressione, esattamente come fanno i medici umani, niente di fantascientifico) è emerso come in realtà l’ictus ischemico nel Greyhound non sia per niente correlato ad alterazioni della coagulazione del sangue che, nei soggetti esaminati, appariva del tutto entro i limiti della norma.
Quello che è emerso invece è come parecchi dei cani valutati e che presentavano ictus ischemico soffrivano anche di ipertensione sistemica. Questo vuol dire che non solo i Greyhound come razza hanno maggior rischio di altre razze o incroci di sviluppare ictus ischemico, ma anche che questi cani possono manifestare più facilmente ipertensione sistemica e quindi di conseguenza sviluppare un ictus ischemico. Ovvio che anche altri cani e altre razze possono manifestarli, però diciamo che se abbiamo un Greyhound dobbiamo tenere maggiormente sotto controllo eventuali sintomi correlati all’aumento della pressione sistemica.
Cosa fare
Ora, se avete un Greyhound non dovete subito entrare nel panico, non è che tutti i Greyhound e solo i Greyhound sviluppino ictus ischemici o ipertensione arteriosa, d’altra parte in quasi tutte le malattie c’è una certa predisposizione di razza. Quello che bisogna fare è tenere maggiormente monitorati i Greyhound. Il che vuol dire che se il vostro veterinario nel corso di una visita di routine rileva problemi cardiaci o di una sospetta ipertensione, non aspettate mesi prima di portarlo a quella visita cardiologica che il vostro veterinario vi suggerisce, evitiamo di arrivare allo scompenso cardiaco nei limiti del possibile e portiamo subito il cane dal cardiologo. D’altra parte se il vostro medico della mutua vi riscontrasse un problema al cuore, cosa fate? Lo ignorate e aspettate il primo infarto prima di farvi vedere?
In secondo luogo, nella terapia dell’ictus ischemico bisognerebbe anche tener conto del fattore ipertensione e trattare anche questo se fosse presente. Occhio che però non tutti i veterinari hanno a disposizione l’apposita apparecchiatura per misurare la pressione dei cani.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Via | JAVMA
Foto | calliope