Come fare per correggere i problemi comportamentali del cane e del gatto?
Come si fa a correggere i problemi comportamentali del cane e del gatto? Ecco qualche consiglio.
Correggere problemi comportamentali del cane e del gatto – Arrivano spesso email di persone con problemi “urgenti” che riguardano il comportamento del cane. Il virgolettato di “urgente” è voluto perché a quanto pare pensano che scrivere URGENTE sulla email faccia sì che venga letta prima. No, mi dispiace, le email vengono lette e corredate di risposta man mano che arrivano, non importa quanti URGENTE aggiungete. Anche perché leggere URGENTE e poi scoprire che l’urgenza è relativa a problemi presenti da mesi o a consigli dietetici fa veramente cascare le braccia. E’ un po’ come la storia del “Al lupo, al lupo”.
Come fare per correggere i problemi comportamentali del cane e del gatto
Ora, molto email parlano di un singolo problema comportamentale del cane o del gatto e chiedono i pratici tre consigli per risolvere la situazione. Un po’ come “La maionese non monta, cosa devo fare?”. Ecco, la medicina comportamentale non funziona così.
Lo so che la maggior parte dei proprietari è convinta che ci siano 2-3 trucchetti segretissimi, tenuti nascosti con religiosa cura per far sì che il proprio cane indisciplinato con 2-3 mosse impari in cinque minuti quello che non sono riusciti ad insegnarli in tre anni di vita. Ecco, no, non c’è nessun trucco. Quello che la maggior parte dei proprietari vuole è che gli venga detto “Allora, devi fare questo, questo e questo” così il tuo cane non tirerà più al guinzaglio. Il tutto ovviamente risparmiando sedute dal veterinario comportamentalista o dall’educatore cinofilo.
Ma non funziona così, è come se foste depressi e andaste su internet per chiedere 2-3 consigli su come superare la depressione. Davvero vi aspettate che funzioni? In questi casi internet va bene per capire come fare quella determinata cosa su Word o come cancellare la cache di Mozilla, ma un problema comportamentale è ben altro e finché non lo capirete e penserete solo a come risolvere velocemente il problema, nulla di ciò che farete non funzionerà.
Questo perché quello che il proprietario vede non è il problema principale, è solo la punta dell’iceberg: se si va a scavare si scopre che ci sono mille altre cose che non vanno bene, ma lui non se ne è accorto. Risolvere un problema comportamentale del cane e del gatto non è come montare un mobile Ikea, non si seguono poche e semplici istruzioni e il mobile è pronto. Il cane va rieducato in toto e per fare questo c’è bisogno di un proprietario che si renda conto della globalità del problema e che accetti il fatto di essere stato probabilmente la causa di questo problema. Finché ciò non accadrà, il problema rimarrà lì.
Cosa fare?
In realtà quando i proprietari hanno un problema comportamentale col cane o gatto sanno benissimo cosa fare: lo sanno che devono rivolgersi a un veterinario comportamentalista e/o un educatore cinofilo. Tuttavia ci provano sempre a trovare scorciatoie possibilmente a costo zero, ma con questi intenti non andrete da nessuna parte. Avete bisogno di qualcuno esperto che individui il problema vero del cane e che vi dica cosa fare e soprattutto cosa non fare, che vi segua costantemente, da soli non riuscirete a risolvere nulla perché finora quello che siete riusciti a combinare da soli è stato far sviluppare al cane un problema comportamentale. Cosa vi fa pensare che da adesso in poi riuscirete a correggerlo?
Leggere libri, informarsi su internet è il punto di partenza: serve per farvi capire meglio ciò che il comportamentalista o l’educatore cinofilo cercano di insegnarvi, ma non sono la soluzione ai vostri problemi. E prima avrete l’onestà di accorgervene, prima riuscirete a lavorare come si deve col cane e col gatto.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | marianneperdomo