Effetti collaterali degli ACE-Inibitori in cani e gatti
Quali sono gli effetti collaterali degli ACE-Inibitori in cani e gatti? Ecco i più frequenti e cosa fare.
Effetti collaterali degli ACE-Inibitori – Prima di andare a parlare di effetti collaterali degli ACE-Inibitori nel cane e nel gatto, andiamo a vedere a cosa servono e quando vengono usati. Normalmente gli ACE-Inibitori (ne parlo come classe generica in quanto in medicina veterinaria si usano diverse molecole appartenenti a questo gruppo) vengono utilizzate nel trattamento dell’insufficienza cardiaca nel cane, nelle cardiomiopatie dilatative, negli shunt sinistri-destri, nella terapia dell’insufficienza renale cronica e nelle forme di glomerulopatie del cane, nella terapia dell’ipertensione arteriosa del cane e del gatto, nell’insufficienza cardiaca e miocardiopatia del gatto, nell’insufficienza renale con proteinuria e ipertensione del gatto.
Effetti collaterali degli ACE-Inibitori nei cani e nei gatti: i più comuni
Partiamo dal presupposto che in generale gli ACE-Inibitori ai giusti dosaggi sono ben tollerati dai nostri pet e che la manifestazione di effetti collaterali è rara. Tuttavia è bene sapere che esistono questi effetti collaterali, documentati sul bugiardino dei farmaci: in questo modo è possibile riconoscere l’insorgenza di un effetto collaterale e comunicarlo tempestivamente al vostro medico veterinario.
Fra gli effetti collaterali principali degli ACE-Inibitori abbiamo effetti spesso transitori:
- ipotensione
- iperkaliemia
- azotemia pre-renale
Se per errore si somministra al proprio pet un dosaggio eccessivo, la cosa che può capitare è di vederlo sviluppare una forma di ipotensione, quindi in pratica il cane o il gatto collassano. In questo caso si contatta subito il veterinario che tramite fluidoterapia provvederà a correggere il problema e l’annessa insufficienza pre-renale. Occhio poi alla somministrazione contemporanea di ACE-Inibitori con altri farmaci usati nella terapia cardiaca perché alcune combinazione esacerbano i fenomeni ipotensivi, così come l’associazione con i FANS potrebbe peggiorare la funzionalità renale.
Cosa fare?
Semplice: se riscontrate un effetto collaterale contattate il vostro veterinario per valutare insieme come risolvere il problema nell’immediato, come modificare il dosaggio o se sostituire quel farmaco con un’altra molecola.
Attenzione ad un atteggiamento comune da parte di molti proprietari: molti preferiscono non dare i farmaci per paura degli effetti collaterali. L’unico e ovvio risultato è un peggioramento della patologia che conduce a morte l’animale. Per paura di potenziali effetti collaterali che il cane potrebbe o non potrebbe sviluppare il farmaco non viene dato, provocando così scompenso cardiaco che molto probabilmente porterà a breve a morte l’animale. Certo, avete scampato gli effetti collaterali, ma solo perché il pet è morto prima di poterli sviluppare visto che non l’avete curato. E ricordatevi che la terapia con gli ACE-Inibitori di solito è a vita, non sospendetela appena sembra stare meglio perché altrimenti cuore e rene ricominceranno a non funzionare.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | patchattack