Coronavirus, un eroe aiuta cani e gatti rinchiusi in casa a Wuhan
L'epidemia di Coronavirus mette a rischio anche cani e gatti: un eroe aiuta quelli che a Wuhan sono segregati in casa.
Mentre dalla Cina arrivano storie di gatti e cani uccisi per paura che possano trasmettere il Coronavirus, ecco che ci arrivano anche racconti di persone che cercano di aiutare gli animali domestici in difficoltà a Wuhan, la città da dove l’epidemia è partita.
Lao Mao è il soprannome che è stato dato a un uomo che aiuta i cani e gatti rimasti bloccati nelle case di una città che sembra fantasma. In cinese significa “vecchio gatto”. Da quando il coronavirus 2019-nCoV si è diffuso, a Wuhan è scattato il coprifuoco: chi era fuori dalla città per lavoro o per le ferie del Capodanno lunare, nella maggior parte dei casi, non è più riuscito a fare ritorno a casa. E il problema è che magari aveva lasciato il proprio cane o il proprio gatto a casa. Pets che ora da soli potrebbero non sopravvivere.
È quello, ad esempio, che è successo ai proprietari di due gatti, che sui social hanno contattato Lao Mao per chiedere aiuto. L’uomo si è arrampicato fino al terzo piano per entrare a casa loro e aiutare i loro gatti che stavano per morire di fame. Gli anziani proprietari non potevano far ritorno a casa e si sono commossi nel vedere che erano ancora vivi e che, grazie all’intervento di Lao Mao, ora stanno bene.
Ma non sono stati gli unici pets aiutati da Lao Mao e dagli altri volontari. Dal 25 gennaio sono stati aiutati più di mille pets. Il suo telefono squilla di continua: lui stima che ci siano ancora 5mila animali domestici imprigionati nelle case, che rischiano di morire di fame.
Foto Pixabay
Via | Il Sole 24 Ore