Cosa fare quando il veterinario vi prescrive degli esami da fare?
Ecco qualche considerazione sparsa sulla spinosa questione degli esami dal veterinario.
Esami dal veterinario – L’idea di fare un post del genere mi è venuta in mente in seguito ad alcune email arrivate sulla posta di Petsblog. Fondamentalmente per quanto riguarda gli esami dal veterinario ci sono due grosse lamentele da parte dei proprietari: da una parte abbiamo proprietari iper ansiosi che vorrebbero fare esami su esami anche di fronte a lesioni e sintomi minimi, talvolta inesistenti; dall’altra parte abbiamo proprietari che non ti fanno fare un esame neanche quando chiaramente il cane o il gatto ne avrebbero bisogno, neanche se gli dici che senza quell’esame non puoi sapere cosa abbia o non abbia il loro pet e questo potrebbe pregiudicarne la sopravvivenza. Abbiamo gli estremi: chi troppo e chi niente. In questa situazione dobbiamo per forza anche parlare di chi vuole fare tutti gli esami del mondo, ma non spendere nulla e di chi non capisce che gli esami a volte servono per diagnostica a volte servono ad escludere.
Se il vostro veterinario vi dice che dovete fare degli esami…
… avete due scelte: dire al veterinario che accettate di farli o dire al veterinario che non accettate di farli. Se decidete di fare come vi ha suggerito il veterinario e accettare di fare gli esami assicuratevi prima di:
- aver ben capito a cosa servono, se avete dubbi ditelo subito e non recriminate dopo
- aver capito come funzionano (mi riferisco a esami con prelievi doppi o esami che richiedono controlli successivi)
- aver ben capito il costo
Quest’ultimo punto è bene sottolinearlo. Questo perché spesso ci sono proprietari che ti dicono “Sì, sì, fai pure tutto quello che devi”, salvo poi trasecolare quando la spesa degli esami supera quella di una pizza. Ovvio che non sto parlando di esami di base, da poche decine di euro, ma a volte in determinate patologie sono richieste combinazioni di esami con costi che effettivamente salgono. Inutile recriminare dopo sul “Ma quanto mi ha fatto spendere, me lo poteva dire”: il veterinario ve lo ha detto, vi ha fatto un preventivo, ma semplicemente non lo avete ascoltato o stavate pensando ad altro, succede di continuo. In questi casi, fatevi sempre fare un preventivo, almeno c’è nero su bianco quando avete detto a voce. E’ anche possibile accordarsi col veterinario per un iter diagnostico più soft: i protocolli dicono una cosa, ma a volte bisogna saperli adattare alle necessità di base. Basta accordarsi prima e chiarire bene sin da subito le cose, senza ritrattare poi dopo.
Ma se non vogliamo fare quegli esami? Perché magari non vogliamo spendere? Beh, qui la situazione si complica. Ci sono patologie impossibili da diagnostica o da escludere senza esami, patologie per cui non si possono dare farmaci a casaccio e alla cieca. Se di fatto decidete di non far fare quegli esami, non si potrà sapere cosa ha e cosa non ha il pet e quindi non si potrà curarlo, con l’ovvia conseguenza che peggiorerà. Quindi qui rientra il dialogo e la fiducia fra veterinario e proprietario: se manca la fiducia, allora cambiate veterinario perché lui non riuscirà a lavorare con voi e voi non crederete a nulla di quello che vi dirà e a farne le spese della vostra sfiducia sarà il pet. Nel caso in cui il veterinario consiglia di fare degli esami, ma voi rifiutate assolutamente di farli è possibile che il veterinario vi chieda di firmare un foglio di scarico responsabilità: in pratica nel foglio si dice che il veterinario ha consigliato tali esami, ma che il proprietario ha deciso di non fare e per questo motivo si assumerà tutte le responsabilità e le conseguenze del caso.
A cosa servono gli esami?
Una precisazione, doverosa perché molti proprietari non riescono a capirlo. Gli esami non servono solo a diagnosticare una malattia, servono anche ad escluderla. Questo perché una lamentela molto comune è questa: “Gli ho fatto un sacco di analisi, ho speso tantissimo e non aveva niente”. E partono le accuse di ladrocinio e affini. Le analisi e gli esami servono anche per escludere la presenza di patologie. Prendiamo una radiografia: se ho il sospetto di una frattura la faccio sia per confermarne l’eventuale presenza che per confermarne l’eventuale assenza. Il fatto di aver fatto la radiografia, aver speso i soldi e non aver trovato nulla non vuol dire aver buttato i soldi, ma aver constato che il pet non ha fratture, lussazioni, neoplasie o altro.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | wefi_official