Cosa fare se il proprietario di un cane non vuole applicare il microchip?
Ecco cosa si può fare quando il proprietario di un cane si rifiuta di applicare il microchip al cane.
Microchip cane – Cosa fare quando il proprietario di un cane si rifiuta di applicare il microchip al proprio cane? L’idea per questo post mi è venuta a seguito di una specifica domanda arrivata su Petsblog: quando ci si trova di fronte ad un proprietario che si rifiuta categoricamente di far applicare il microchip, cosa deve fare il veterinario in questi casi? La cosa è importante anche per chi fa adottare i cani e segue le adozioni, chi ha cucciolate o parenti con cani non microchippati, ma vuole mettersi in regola con la legge.
Il microchip è un preciso obbligo di legge
Ribadiamo ancora una volta questo concetto: il microchip è un preciso obbligo di legge, non potete scegliere se metterlo o meno. Esattamente come non sta a voi scegliere se pagare le tasse, il bollo auto o balzelli vari: la legge italiana dice chiaramente che dovete applicare il microchip al cane. Il microchip va applicato entro il secondo mese di vita. Il proprietario della femmina che fa la cucciolata deve intestare i microchip a se stesso e poi fare i passaggi di proprietà nel momento in cui cederà a terzi il cane.
La legge italiana prevede inoltre che nessun cane possa essere ceduto senza microchip, questo anche perché i cuccioli non vanno ceduti prima del secondo-terzo mese di vita. Il microchip può essere applicato entro il secondo mese di vita o ai Servizi Veterinari dell’Asl pagando una tariffa minima diversa da Asl ad Asl o dal proprio veterinario libero professionista abilitato all’applicazione dei microchip previo pagamento normalmente del costo di una visita (anche qui le tariffe cambiano da veterinario a veterinario). Dopo il secondo mese di vita, il microchip può essere applicato o come al solito dal veterinario libero professionista o dai Servizi Veterinari dell’Asl con pagamento in questo caso di una multa.
E se il proprietario si rifiuta di applicare il microchip?
La situazione è questa: arriva un cucciolo per la prima visita, il veterinario gli dice che deve mettere il microchip perché è un obbligo di legge e il proprietario si rifiuta di farlo applicare adducendo le scuse più disparate (è troppo piccolo, non gli serve perché sta sempre in casa, non uscirà mai dal mio giardino, non ho voglia di farglielo mettere, non voglio spendere soldi…). Ovviamente il veterinario libero professionista non può obbligarlo a metterlo: quello che deve fare è informare il proprietario dell’obbligatorietà dell’applicazione e di cosa andrà incontro se non lo applica. A questo punto se il proprietario si intestardisce e continua a rifiutarsi, non è che il veterinario può segregarlo in ambulatorio fino a quando non scende a più miti consigli: semplicemente in questo caso prenderà nota dei dati del proprietario riottoso all’applicazione del microchip e segnalerà ai Servizi Veterinari che quella determinata persona si è rifiutata di applicare il microchip. Starà poi ai Servizi Veterinari fare i relativi controlli, ma a quel punto il proprietario riottoso non avrà scelta: quando si mettono di mezzo gli organi ufficiali sarà obbligato ad applicare il microchip pagando anche relativa multa.
Stessa cosa quando arrivano in ambulatorio cani adulti sprovvisti di microchip: il veterinario gli consiglierà di metterlo, ma se il proprietario rifiuta, ecco che di nuovo parte la segnalazione ai Servizi Veterinari. Questa è fondamentale anche per tutelare il veterinario stesso: se sul libretto del cane ci sono i suoi timbri e firme per i vaccini, ma il cane non ha il microchip, ecco che se salta fuori un controllo potrebbe venirgli contestato il fatto di non aver applicato il microchip a quel cane. In questo caso se c’è però la segnalazione, ecco che viene alla luce il fatto che non si è trattata di una negligenza del veterinario bensì di una scelta del proprietario.
Però magari non arriviamo a questi estremi: avete un unico obbligo di legge, mettere il microchip, fatelo e mettetevi a posto dal punto di vista legale, eviterete un sacco di pasticci e fastidi. A tutti.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | chuckthephotographer