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Chi deve pulire quando il cane sporca in un esercizio commerciale o luogo pubblico?

Non bisognerebbe neanche porsi una domanda del genere: chi deve pulire feci e urine del cane quando questi sporca in un esercizio commerciale o luogo pubblico?

Chi deve pulire quando il cane sporca in un esercizio commerciale o luogo pubblico?

Leggo spesso su internet diatribe inerenti la questione deiezioni cane: chi deve pulire quando il cane sporca in un luogo pubblico? E chi deve pulire quando il cane sporca in un esercizio commerciale? Francamente una domanda del genere non dovrebbe neanche porsi: il proprietario è sempre responsabile di tutto ciò che il cane fa sotto la sua custodia, quindi mi pare evidente che ovunque sia il cane e ovunque sporchi tocchi al proprietario pulire. Ma a quanto pare ci sono proprietari di cani che sono di altro avviso e sostengono che se il cane sporca in un negozio tocchi al commesso di turno pulire “perché quello è il suo lavoro”. Quando leggo risposte date con una tale supponenza e arroganza comincio a digrignare i denti. Perché qui il problema non è rieducare il cane, qui è una completa mancanza di educazione e senso della responsabilità da parte dei proprietari, è al proprietario che andrebbe insegnato come ci si comporta in una società civile.

Chi deve pulire quando il cane sporca in un negozio?

Secondo me è ovvio: io come proprietario del cane sono responsabile di tutto ciò che il cane fa, quindi se sporca in un negozio sono io come proprietario che devo pulire. Non aspetto e soprattutto non pretendo che sia il commesso a pulire, io ho cagionato il danno, io pulisco. E’ vero, il commesso fra i compiti ha anche quello di tenere pulito il negozio, ma ciò non vuol dire che io come proprietario debba fare il lavativo e pretendere che siano altri a pulire. Si tratta di educazione e senso civile di base.

Qui non si tratta di rieducare il cane, si tratta di rieducare proprietari a cui non è stato insegnato come si deve come ci si comporta in una società civile. Ovviamente se il mio cane sporca, prima di tutto mi scuso con il commesso o il titolare del negozio, se ha fatto danni mi offro di pagare i danni e chiedo di poter pulire. Starà poi al commesso offrirci la sua assistenza e aiuto, ma siamo noi in prima persona a dover rimediare in tutti i modi possibili al guaio successo. E’ la stessa cosa che succede in sala d’aspetto dal veterinario: il cane sporca e il proprietario di turno che guarda le feci e le urine del suo cane schifato, come se non le avesse mai viste prima e che ti dice “Devi pulire, il cane ha sporcato”. Non funziona così: è ovvio che il veterinario pulirà perché non vuole che la sia sala d’aspetto sia scambiata per una latrina pubblica e perché ha rispetto anche degli altri proprietari, ma pretendere che sia lui a pulire come se fosse il tuo schiavo personale e quello un suo obbligo morale proprio no. Il corretto comportamento anche qui sarebbe:

  • Proprietario: “Mi scusi, il mio cane ha sporcato, mi dà per favore della carta per pulire?”
  • Veterinario/Commesso: “Si figuri, non si preoccupi, sono cose che capitano, ci penso io”

Si tratta semplicemente di rispettare le basilari norme di educazione, civiltà e cortesia. Eppure c’è qualcuno che riesce a obiettare sostenendo che se invita qualcuno a casa sua e questo ospite sporca, lui come padrone di casa non lo obbliga certo a pulire. E ci mancherebbe altro: sono io in primis, come ospite che mi scuso imbarazzato se ho rovesciato il caffè per terra e chiedo di pulire. Ma mi pare ovvio che tale padrone di casa, se la situazione fosse rovesciata, ci penserebbe bene due volte prima di offrirsi di pulire. Se io rovescio qualcosa a casa di qualcuno, chiedo subito scusa e pulisco, poi ovviamente sarà il padrone di casa a dire che pulirà lui, ma qui entra in gioco un altro livello di cortesia.

Cosa dice la legge?

Diciamo che ci sono diversi regolamenti comunali da seguire, ma se proprio la buona educazione non basta per rispondere a una domanda simile, ecco che per esempio il Regolamento di tutela degli animali d’affezione di Livorno (è quello che ho trovato per primo cercando, ma immagino che ogni comune abbia un proprio regolamento che recita più o meno le stesse cose) all’articolo 32 spiega bene come ci si debba comportare in questi casi.

Già al punto 2 dell’articolo 32 si legge che “le persone che conducono i cani negli esercizi, locali ed uffici di cui al comma 1, sono tenuti a fare indossare la museruola e a tenere al guinzaglio l’animale con una lunghezza massima consentita di un metro e mezzo, evitando che i cani sporchino e creino disturbo o danno”. Se non fosse abbastanza chiaro il punto 3 del medesimo articolo indica “chi possiede la proprietà o la detenzione del cane, munito di mezzi idonei da mostrare su richiesta di un Pubblico Ufficiale, è comunque tenuto a rimuovere le deiezioni solide nonché a pulire lo spazio interessato dalle stesse quando si trovi all’interno di esercizi pubblici e commerciali”.

Ma deve essere una legge a dirci come dobbiamo comportarci civilmente? Quando siete a casa e il cane vi sporca in soggiorno cosa fate? Aspettate che venga la donna delle pulizie a pulire perché è compito suo?

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | chasblackman

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