Encephalitozoon cuniculi: la prevalenza nei conigli del centro e nord Italia
Qual è la prevalenza dell’ Encephalitozoon cuniculi nei conigli del centro e nord Italia? Ecco i risultati di uno studio.
Encephalitozoon cuniculi nel coniglio – Abbiamo già parlato in passato di Encephalitozoon cuniculi, oggi andremo a vederla da un punto di vista particolare: qual è la sua prevalenza nell’Italia del nord e del centro? Per farlo andremo a leggere i risultati di un recente studio comparso sul Journal of Ecotic Pet Medicine, “Serological Investigation on Encephalitozoon cuniculi in pet Rabbits in North-Central Italy”, Lavazza A, et al. Journal of Exotic Pet Medicine. January 2016. Volume 25, Issue 1, Pages 52–59.
Encephalitozoon cuniculi: quale è la sua prevalenza?
Lo studio in questione ha cercato di rilevare la prevalenza dell’ Encephalitozoon cuniculi nei conigli da compagnia dell’Italia del nord e del centro, il tutto correlato a dati come l’età e i sintomi. Per fare ciò sono stati sfruttati i dati forniti da parecchi veterinari liberi professionisti, ivi inclusi gli esiti degli esami sierologici fatti a questi conigli. Di questi 826 conigli presi in esame, 310 erano sintomatici, mentre gli altri 516 erano sani.
Per quanto riguarda i risultati:
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Parlando invece di segni clinici (valutati tenendo conto dei segni neurologici di tipo vestibolare, di quelli neurologici non vestibolari, dell’insufficienza renale e delle lesioni oculari), la probabilità di sviluppare sintomi era maggiore nei conigli sieropositivi soprattutto per quanto riguardava i segni vestibolari.
Si notava anche un picco nei conigli di 3-4 anni di età, mentre i titoli erano diversi soprattutto in base all’età: i conigli con sintomatologia clinica mostravano titolo decisamente più alti, soprattutto se più piccoli di 3 mesi e se di età compresa fra 1 e 4 anni.
Cosa vuol dire?
Diciamo che lo studio in questione ci indica con maggior chiarezza quanto l’Encephalitozoon cuniculi sia diffuso anche nei conigli che non presentano sintomi clinici, cosa che serve anche per l’interpretazione dei test che deve sempre essere valutato basandosi anche sullo stato di salute del coniglio. Un coniglio sieropositivo indica un coniglio malato? No, a meno che ovviamente non siano anche presenti i segni clinici.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | hinnosaar