Avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Parliamo dell'avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia.
Avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto – Che ne dite se oggi andiamo a parlare di avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto? Andremo a parlare di cause, sintomi, diagnosi e terapia. Il monossido di carbonio è un gas incolore e inodore, potenzialmente tossico per cani, gatti, umani e qualsiasi altro animale. Quando viene inalato, questo gas viene assorbito e si combina con l’emoglobina per creare carbossiemoglobina, riducendo l’apporto di ossigeno ai tessuti, soprattutto a cuore e cervello.
Avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto: cause e sintomi
La maggior parte degli avvelenamenti da monossido di carbonio nel cane e gatto dipendono da un errore umano ovvero la classica stufetta (vedi anche caminetto o barbecue) lasciata accesa in un ambiente chiuso e non areato. Oppure un cane lasciato chiuso in garage con una macchina col motore acceso. Altro caso assai particolare sono cani e gatti vittime di incendi.
Il fatto è che l’esposizione prolungata al monossido di carbonio provoca ipossiemia, coma e morte. A seconda della concentrazione e della durata dell’esposizione, i sintomi da avvelenamento da monossido di carbonio in cani e gatti possono essere acuti o cronici. I sintomi da avvelenamento acuto sono:
- sonnolenza
- colore rosso ciliegia di cute e mucose (in realtà è più visibile nell’uomo)
- debolezza
- depressione
- letargia
- dispnea
- sordità
- convulsioni
- incoordinazione dei movimenti
- aborto
- coma
- morte
I sintomi da avvelenamento cronico da monossido di carbonio in cani e gatti sono:
- nausea
- vomito
- acidosi
- tosse
- scarsa resistenza all’esercizio fisico
- anomalie nell’andatura
Avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto: diagnosi e terapia
La diagnosi di avvelenamento da monossido di carbonio nel cane e gatto prevede l’anamnesi (fondamentale, non mentite a riguardo perché mettete a rischio la vita del pet), la visita e gli esami del sangue dove si valutano anche i livelli di carbossiemoglobina nel sangue. Cosa che ovviamente non è fattibile in tutti i laboratori.
La terapia prevede l’allontanamento immediato del pet dalla fonte di monossido di carbonio, seguito dall’ossigenoterapia per cercare di eliminare il monossido di carbonio dal sangue e rialzare i livelli di ossigeno. Si attua poi la normale terapia di sostegno. Una volta che il vostro pet si sarà ripreso, bisognerà limitare la sua attività fisica per minimo sei settimane, evitando stress e tenendolo monitorato per evidenziare eventuali danni cardiaci o neurologici provocati dall’ipossiemia.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | stanzebla