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Distimia nel gatto: cause, sintomi e terapia

Parliamo di patologie comportamentali nel gatto, ecco cause, sintomi e terapia della distimia.

Distimia nel gatto: cause, sintomi e terapia

Distimia nel gatto – Prima di parlare di cause, sintomi, diagnosi e terapia della distimia nel gatto andiamo a vedere cosa si intende con il termine distimia. Con il termine di distimia nel gatto si intende una malattia comportamentale nella quale il gatto subisce un cambiamento di umore tale da passare dallo stato normale a quello depresso e poi a quello eccitativo con tanto di comportamenti di aggressione, aumento dell’attività motoria e conseguente riduzione della fase di sonno.

Distimia nel gatto: cause e sintomi

Come abbiamo visto la distimia nel gatto è una patologia comportamentale che provoca brusche variazioni nell’umore del gatto: il gatto è normale, poi diventa depresso, poi diventa eccitato ed aggressivo. Questa fluttuazione del comportamento del gatto è ciclica e imprevedibile e comporta alterazioni come:

  • comportamento impulsivo
  • stereotipie
  • perdita dell’inibizione sociale
  • aggressività
  • disturbi del sonno
  • disturbi del comportamento alimentare

La si distingue in unipolare o bipolare a seconda che il gatto sia normale o depresso o eccitato, dipende da quante fasi attraversa. Pare che la distimia del gatto sia associata al ciclo riproduttivo e a patologie del timo.

Distimia nel gatto: cosa fare?

La distimia è una patologia comportamentale rara nei gatti che può manifestarsi con diversi sintomi, fra cui anche l‘auto-mutilazione soprattutto della coda. Il problema è che non si riesce a bloccare questa forma di auto-mutilazione e il gatto continuerà a staccarsi pezzi del corpo fino a rendere la situazione incompatibile con la vita. Altra considerazione: i gatti nella fase aggressiva sono molto imprevedibili e incontrollabili, quindi i proprietari devono fare attenzione.

Se si rileva un comportamento simile nel proprio gatto, per la propria incolumità e quella del gatto conviene contattare il prima possibile un veterinario comportamentalista per confermare la diagnosi e valutare che tipo di terapia farmacologica e rieducativo-cognitiva mettere in atto.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | caraferri

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