Criceti debilitati o con problemi ai denti: rimedi e pappe adeguate
Cosa mangia un criceto debilitato? Come possiamo aiutarlo?
Premetto che questa piccola guida NON è un sostitutivo di una accurata visita presso un veterinario esperto in animali esotici, non è una guida da utilizzare a caso senza che l’animale sia stato visitato e non è un sostitutivo a medicinali in dosaggi prescritti da un veterinario. E’ un suggerimento utile a chi ha un cricetino in post operatorio che fatica a mangiare, o ha un cricetino debilitato o con problemi di dentini (che vengono magari cesellati una volta ogni settimana o due).
Partiamo dal presupposto che un criceto che non mangia è un animale debilitato, quindi spesso non ci si può “andare per il sottile” ma bisogna tentare di farlo riprender e mangiare più possibile fino a riportarlo ad essere autonomo. Una primissima cosa che potete dare sono le classiche pappe multicereali. Il criceto è granivoro fondamentalmente, quindi questo genere di alimento è chiaramente per lui indispensabile. Possiamo poi aggiungere una pappa di verdure, leggete molto bene gli ingredienti: alcune pappe hanno le patate all’interno. Questo in questo momento poco importa perchè, sebbene un criceto sano e che mangia un buon mix di semi non deve mangiare patate, un criceto debilitato, che ha magari perso peso e che deve rimettersi in forze, può invece tranquillamente mangiare una pappa in cui vi sia una percentuale di patate. Ugualmente non è il momento di lesinare sui premietti, come semi di lino, pinoli, mandorle (dolci) e noci. Se l’animale non mangia in autonomia, dovete provvedere voi con una siringa da insulina privata dell’ago nel somministrare le pappe in dosi minime ma con una certa frequenza (solitamente ogni paio di ore).
Vi ricordo che in questi casi bisogna fare un bilancio di vantaggi/svantaggi: il vantaggio è che l’animale assume sostanze e riprende peso, lo svantaggio a volte è una dieta non perfettamente bilanciata, ma non sarà una settimana o de di dieta sbilanciata ad uccidere il vostro criceto, rischia invece molto più grosso se non mangia affatto. Ci sono poi altre integrazioni, il critical care per erbivori, il Lafeber hemerald per erbivori, e da non dimenticare una integrazione proteica con yogurt di soia. Generalmente questo alimento è molto gradito: sarebbe sufficiente somministrare un mezzo cucchiaino da caffè un paio di volte a settimana ma, se il criceto gradisce e mangia tutto, potete anche darlo più spesso. Ricordiamoci infatti che l’obbiettivo finale su un animale malato è che si nutra, che torni ad un peso accettabile. Ovviamente se il suo status si protrae nel tempo, come ad esempio chi ha problemi ai denti se li porta dietro a vita, col passare dei mesi ci si deve aggiustare su una dieta corretta ed equilibrata che dia come apporto soprattutto dal punto di vista delle granaglie e delle verdure. Il buon senso la deve fare da padrone, sempre e comunque con l’aiuto del vostro veterinario esperto in esotici di fiducia.