Tripanosomiasi nel cane: cause, sintomi e terapia dell’infezione da Trypanosoma cruzi
Parliamo di nuovo di parassitologia, questa volta andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della Tripanosomiasi nel cane o Trypanosimiasis provocata dall'infezione da Trypanosoma cruzi.
Tripanosomiasi nel cane – Oggi andiamo a parlare di una malattia parassitaria che a dire il vero non è molto comune da noi, ma che è possibile vedere soprattutto nei cani degli Stati Uniti e del Messico. Quindi se andate in quelle zone con il vostro cane, occhio. Si tratta della Tripanosomiasi nel cane, nota anche come Trypanosimiasis o morbo di Chagas, provocata nel cane dal Trypanosoma cruzi. Esiste anche la versione umana di questa patologia, è famosa come Malattia del Sonno ed è trasmessa dalla mosca tse-tse. Ma andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della Tripanosomiasi nel cane.
Tripanosomiasi nel cane: cause, modalità di tramissione e sintomi
Per quanto riguarda il ciclo vitale, i Trypomastigote vengono depositati nelle feci degli insetti infetti vicino al punto dove si alimentano: essi penetrano nell’ospite vertebrato, il cane, attaverso il morso degli insetti o anche attraverso mucose integre. Una volta entrati nel corpo dell’ospite, i Trypomastigote possono o rimanere in circolo diffondendosi in tutto il corpo o entrare in una cellula ospite, di solito quelle prescelte sono i macrofagi o i miocardiociti. Dentro le cellule ospite si riproducono e diventano amastigote. Questi si riproducono rapidamente: quando la cellula è piena, gli amastigote ritornano ad essere tripomastigote, rompono la cellula ospite e ritornano in circolo. A questo punto gli insetti se si nutrono del sangue dell’ospite infetto possono reinfettarsi a loro volta. Esiste poi anche la possibilità di trasmissione transplacentare e tramite trasfusioni di sangue.
La Tripanosomiasi o malattia di Chagas è provocata dal Trypanosoma cruzi. Di solito colpisce animali giovani, al di sotto dei sei mesi di vita e più è giovane il cane, peggiore è la prognosi. La malattia acuta si sviluppa entro 30 giorni dall’infezione, mentre la parassitemia c’è già dopo 3 giorni dall’infezione con un picco a 2-3 settimane.
I sintomi di Tripanosomiasi nel cane nella malattia acuta sono:
- linfoadenopatia
- abbattimento
- letargia
- splenomegalia
- epatomegalia
- mucose pallide
- aritmie
- miocardite
- aumento di transaminasi, creatinina e azotemia
- morte improvvisa
I cani che sopravvivono alla fase acuta, fino a dopo otto mesi dall’infezione non mostrano più parassitemia e sintomi. Dopo otto mesi, però, comincia la fase cronica della malattia con:
- aritmie
- miocardite
- dilatazione del cuore
- morte
Come anticipavamo, T.Cruzi è endemico nel Centro America e nel Sud America, ma anche in Messico. Pericolosa anche la parte sud degli Stati Uniti.
Tripanosomiasi nel cane: diagnosi e terapia
Dopo il sospetto clinico, l’anamnesi e la visita, ecco che se si è in fase parassitemica si possono trovare i Tripomastigote nel sangue, così come a volte li si è visti nei linfonodi o nei versamenti cavitari. Esistono nelle zone endemiche anche test sierologici, solo che pare ci sia una cross-reattività con la Leishmania. Gli anticorpi arrivano però dopo almeno 3 settimane dall’infezione e persistono a vita, quindi occhio ai falsi negativi da test fatti troppo presto. Esistono anche test basati sulla PCR.
Il problema è la terapia. Per esempio il farmaco di scelta è il Benznidazole, solo che pare che negli Stati Uniti non sia disponibile e quindi molto spesso si deve ricorrere all’eutanasia in quanto se non è possibile fare la terapia specifica e se la terapia di sostengo sintomatica non funziona, non ci sono molte altre strade. Occhio poi che è una zoonosi, gli stessi insetti che trasmettono la malattia al cane, possono trasmetterla anche all’uomo. Quindi bisogna anche fare attenzione al contatto con il sangue. Anche perché pure l’infezione umana è difficile da curare.
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Foto | sashaiw