USA: giudice ordina il taglio delle corde vocali ad alcuni cani che abbaiano troppo
E' polemica negli Stati Uniti per la sentenza di un giudice che vuole far tagliare le corde vocali ai cani che abbaiano troppo.
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Negli Stati Uniti sta facendo discutere la decisione della Corte di Appello dell’Oregon che ha deciso di far tagliare le corde vocali ad alcuni cani perché “abbaiano troppo”. L’intervento è quello di debarking e prevede di recidere le corde vocali: una coppia di allevatori di cani di razza Mastino tibetano sarà costretta a farli operare perché un giudice ha deciso così, dopo aver sentenziato a favore dei vicini che avevano denunciato gli allevatori perché stanchi di sentire abbaiare i loro cani. A dire il vero questa battaglia legale di Karen Szewc e John Opdegaff era cominciata nel 2002, quando avevano iniziato ad allevare Mastini tibetani. La contea di Jackson, infatti, li aveva già ammoniti in merito, ma gli allevatori si erano difesi sostenendo che la loro proprietà era di fatto una fattoria e non un’abitazione normale, per cui a loro non si potevano applicare le regole usate in ambiente urbano, dovendo rispettare normative differenti.
Successivamente i due allevatori vennero sanzionati. La vicenda, però, non è finita qui. Alla coppia venne imposto di usare collari elettrici per controllare i cani (collari vietati qui da noi in Italia), ma al rifiuto della coppia di utilizzarli, ecco che la Corte ha deciso di obbligarli a recidere le corde vocali dei cani. Ovviamente gli animalisti sono subito insorti: dopo aver asportato le corde vocali, il cane non può abbaiare ed esprimere così i suoi istinti. Tale procedura è vietata in Europa e in alcuni stati degli USA ed è anche fortemente osteggiata da molti veterinari. Jeffrey S. Klausner, Chief Medical Office del Banfield Pet Hospital, in una intervista del 2010 al News York Times, aveva così spiegato: “Il debarking non è una procedura media necessaria. Penso che non sia umano sottoporre i cani a questo intervento chirurgico e al dolore che ne consegue. Non penso che sia un intervento che debba essere eseguito”.
Via | Washington Post