Mondiali di calcio 2026: strage di cani randagi in Marocco
In vista dei Mondiali di Calcio 2026, in Marocco sta avvenendo un massacro dei cani randagi.
In vista dei Mondiali di Calcio del 2026, che Rabat vorrebbe ospitare, sembra sia in atto un vero e proprio massacro di cani randagi in Marocco. Tutto solo per rendere più “pulito” il Paese, ed in particolar modo le zone turistiche di Agadir. La strage di animali randagi avrebbe avuto inizio la notte del 5 Aprile, quando gli abitanti di Tamarghat, Taghazaout e Taourirt (nella provincia di Agadir) si sono svegliati a causa di una serie di spari uditi dalla strada.
Siamo stati svegliati in mezzo alla notte dagli spari
ha raccontato un turista
e abbiamo visto delle persone sparare e ridere mentre centravano le prede.
I testimoni fanno sapere che a sparare erano proprio i gendarmi, che avrebbero dichiarato di essere stati autorizzati ad uccidere gli animali randagi. Una manovra, quella attuata in Marocco, che sembra sia già stata messa in atto in passato, e che non ha potuto non destare polemiche da parte dei cittadini, i quali erano abituati a convivere con i cani randagi. In breve tempo sono già state lanciate molte petizioni on line, e sono state raccolte oltre 20 mila firme, per chiedere di porre fine a questo terribile massacro.
La motivazione di questa strage di randagi sarebbe teoricamente legata alla sicurezza pubblica (e non quindi alla visita del comitato Fifa in programma per il 19 aprile). Qualunque sia la ragione di un simile comportamento, il risultato è che a Taghazout da lunedì non c’è più nessun cane randagio.
Uomini armati e gendarmi sono arrivati di notte con dei camioncini.
spiegano i testimoni
Pagando ragazzini per sapere dove si nascondevano i cani ne hanno poi uccisi a decine fucilandoli o acciuffandoli con delle reti e trasportandoli per ucciderli da un’altra parte.
via | Agi