Perché non dovete toccare i cuccioli di capriolo
Se trovate un cucciolo di capriolo nascosto e immobile, non toccatelo: ecco perché e cosa dovete fare.
Cuccioli di capriolo – Fate molta attenzione: da metà aprile ai primi di giugno, nei boschi e prati potreste incappare nei cuccioli di capriolo. Non dovete assolutamente toccarli: non sono malati o feriti (almeno, non la maggior parte), stanno solo aspettando immobili che la madre torni per allattarli. Questo è il periodo in cui nascono i caprioli. Durante le prime tre settimane di vita, i piccoli stanno fermi e immobili, nascosti, aspettando che la madre ritorni. La loro forma di difesa dai predatori è proprio questa: l’immobilità e il mimetismo.
Non toccate i piccoli caprioli
Questo è quello che succede: la madre lascia il piccolo capriolo nascosto in un punto, solitamente non molto distante da dove l’ha partorito. Il cucciolo sta fermo, senza muovere un muscolo fino a quando la madre non torna. Un po’ per mimetizzarsi, un po’ perché a questa età non hanno ancora l’istinto alla fuga.
Se animati di buone intenzioni, incontrate un piccolo capriolo, pensate che sia ferito o abbandonato e lo toccate o lo spostate, ecco che avrete combinato un bel guaio. Questo perché toccandolo o spostandolo la madre, sentendo su di lui l’odore degli esseri umani, potrebbe decidere di abbandonarlo. Ma c’è di più: finché state in zona, magari aspettando di vedere se la madre ritorna, lei non si avvicinerà perché sentirà la vostra presenza.
Se vedete un capriolo e sospettate che sia ferito, la cosa giusta da fare è allontanarsi senza avvicinarsi troppo e contattare uno degli organi preposti, carabinieri forestali, centri di recupero o il Cras. Mai improvvisarsi soccorritori, fareste più danni che altro. Il soccorso degli animali selvatici deve essere fatto da personale abilitato.
Via | Corriere di Bologna
Foto | volkmar-becher