Cane rinchiuso per 2 anni ritrova la libertà
Pinky è una cagnolina che ha vissuto un vero inferno, e che ha da poco riassaporato la libertà dopo 2 anni di progionia.
Pinky è una cagnolina che, nel 2016, è stata condannata a morte in Iowa, per aver avuto uno scontro con un gatto. In seguito a questo avvenimento, il cane era stato sequestrato dalla Animal Rescue League (ARL), la compagnia autorizzata a gestire le operazioni di controllo degli animali della città di Des Moines (Iowa – Usa). La città di Des Moines la considerava un cane pericoloso, e per questa ragione l’aveva condannata a morte. Il destino della piccola Pinki è stato però, se possibile, ancor più crudele. La cagnolina è stata infatti rinchiusa in una stanza di cemento, da sola, senza la possibilità di uscire. In quel luogo spaventoso la povera Pinki è rimasta rinchiusa per due anni, durante i quali non ha fatto che piangere ed abbaiare.
Fortunatamente a prendere a cuore il caso di Pinky – e del suo padroncino adolescente Queen, che assicura che la sua cagnolina non è mai stata violenta o aggressiva con nessuno – è stata Diann Helmers, attivista e fondatrice di Agape Fosters, che insieme all’avvocato Jamie Hunter ha intrapreso una causa legale durata due anni.
La città di De Moines, da un lato, che esigeva la morte dell’animale, si è scontrata contro una donna determinata a salvare la vita di Pinky. Purtroppo la macchina burocratica ha dei tempi lunghi e angoscianti, specialmente per Pinky. Mentre il caso giudiziario era in corso, gli addetti al controllo degli animali di ARL hanno infatti lasciato l’animale dentro quella stanza di cemento, dove doveva restare per 23/24 ore al giorno, in completa solitudine.
La Helmers racconta che ha saputo che gli operatori accendevano la radio per attutire l’abbaiare disperato del cane.
Fortunatamente la svolta è avvenuta un giorno di febbraio, quando la corte di Des Moines ha stabilito che l’ordinanza cittadina contro Pinky era stata troppo vaga, e che la cagnolina era stata sequestrata illegalmente. La città ha immediatamente impugnato la decisione, ma nonostante ciò, dopo alcune settimane, Pinky ha potuto gustare l’aria fresca della libertà, dopo 2 anni di terribile prigionia. I funzionari della città hanno organizzato un tranquillo passaggio di consegne in un garage chiuso. La Helmers si è ritrovata di fronte un cane confuso e con evidenti difficoltà motorie.
L’hanno portata fuori e lei non mi conosceva. Mi sono chinata per dirle ‘ciao’ ed è stato come se non potesse sentirmi. Si guardava solo intorno.
Racconta la donna, che spiega che poco dopo Pinky è stata portata in un parco vicino, dove il suo padroncino la stava aspettando. In un primo momento la cagnolina non ha riconosciuto il giovane ragazzo. Era evidentemente sopraffatta dal semplice fatto di trovarsi fuori, in un luogo aperto.
Poi all’improvviso ha capito e sembrava che dicesse : ‘Oh mio Dio, è lui!’ e gli è saltato in braccio e lo ha baciato.
A causa del trattamento crudele riservatole da alcuni esseri “umani”, Pinky avrà adesso bisogno di aiuto per riuscire ad adattarsi alla vita all’esterno. Ha in parte perso l’udito. E non può più abbaiare, dopo aver urlato tanto per anni. Pinky adesso si trova insieme alla Helmers, in un canile molto più accogliente, dove può godere del sole e di prati verdi dove correre e giocare. La città di Des Moines sembra ancora ossessionata da lei, e si vocifera che il caso sarà portato alla Corte Suprema dello Stato.
Se ciò dovesse accadere, l’attivista dovrà restituire Pinky all’ARL.
Quindi non è al sicuro al 100%, e ovviamente ci penso sempre, ma la scorsa notte ho dormito meglio di quanto non facessi da molto tempo.
E questo vale certamente anche per la piccola Pinky, alla quale mandiamo tutto il nostro affetto.