Mondiali di calcio di Russia 2018: strage di cani randagi
Non è la prima volta che accade: in occasione dei Mondiali di Calcio di Russia 2018 gli animalisti denunciano la strage di cani randagi.
Strage di cani randagi prima dei Mondiali di Russia 2018. Ed è subito polemica. Il 14 giugno sono iniziati i Campionati del Mondo di Calcio (e sappiamo tutti che l’Italia non sarà presente, perché non si è qualificata). Il paese ospitate si è ovviamente tirato a lucido, visto che gli occhi del mondo saranno puntati sulle città che ospitano le diverse partite che si terranno fino alla finale del 15 luglio.
In Russia il problema con il randagismo è alto: hanno 17 milioni di cani e circa il 25% vive per strada, senza una casa o una famiglia. Ben due milioni di cani randagi vivono (o vivevano) nelle strade di 11 città che ospita le partite. A Mosca, secondo i dati più recenti, c’è un cane senzatetto ogni 300 abitanti. Un vero e proprio esercito, che è stato protagonista, però, di una vera e propria strage, come denunciato ad esempio da Open Cages.
L’associazione, che ha anche lanciato una campagna, denuncia l’uccisione di molti cani randagi tramite cibo avvelenato lasciato in strada. Si parla anche di veri e propri assassini, squadre della morte che hanno ucciso i poveri animali con cerbottane che sparavano dardi avvelenati. E in molti casi i cani sono stati lasciati morire in strada.
Non è la prima volta che, in occasione di un evento mondiale come quello che si sta disputando in Russia in questo momento, dobbiamo assistere a racconti di questo tipo. Ne avevamo parlato per la candidatura di Rabat per i Mondiali del 2026, così come per gli Europei in Ucraina.
Una crudeltà che lascia davvero basiti e allibiti: basterebbero politiche ad hoc per limitare il numero di cani randagi per le strade delle città del mondo. Non si deve per forza arrivare a questo!
Foto iStock
Via | Rollingstone