Polioencefalomielite nel gatto: cause, sintomi e terapia
Parliamo di una patologia rara nel gatto: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia della polioencefalomielite felina.
Polioencefalomielite nel gatto – Oggi torniamo a parlare di malattie neurologiche, questa volta andando a dare un’occhiata a una patologia piuttosto rara nel gatto: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia della polioencefalomielite felina. Si tratta di una malattia di carattere infiammatorio e degenerativo che colpisce sia l’encefalo che il midollo spinale. Come per molte altre malattie del genere, non si conosce esattamente la causa, ma si presuppone la presenza di contestuali malattie virali a causa degli esiti degli esami istopatologici.
Polioencefalomielite nel gatto: cause e sintomi
Come anticipavamo, la polioencefalomielite è una malattia neurologica di tipo infiammatorio e degenerativo localizzata all’encefalo e al midollo spinale. Si è visto che può colpire gatti di età estremamente variabile, dai tre mesi ai sei anni di vita, senza predisposizione di sesso o razza. I sintomi relativi al progresso della malattia a livello del midollo spinale vanno avanti nell’arco di 2-3 mesi dopo la comparsa dei primi sintomi.
I sintomi di polioencefalomielite nel gatto sono:
- atassia
- paraparesi (paresi degli arti posteriori)
- iporeflessia del treno posteriore
- tremori del capo
- convulsioni
A livello di esami del sangue, tutto sembra essere nella norma.
Polioencefalomielite nel gatto: diagnosi e terapia
Arriviamo al problema della diagnosi: in vita si può solamente esprimere un sospetto diagnostico di polioencefalomielite, l’unico modo per avere la diagnosi di certezza è post mortem con biopsie di cervello e midollo spinale ed esame istologico, cosa che in vita non si può fare. Si è visto in questo caso che le lesioni degenerative e la demienlinizzazione coinvolgono diversi distretti: corteccia cerebrale, midollo spinale, tronco encefalico e cervelletto.
Purtroppo non esiste alcuna terapia per la polioencefalomielite nel gatto, la malattia è progressivamente degenerativa, non esiste nessuna terapia per bloccarla, rallentarla e far guarire il gatto. La prognosi è sempre infausta.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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