Sicilia, ambientalisti denunciano l’uccisione di uno squalo
In Sicilia alcuni ambientalisti hanno denunciato l'uccisione di uno squalo: "Inutile crudeltà".
Ancora una storia di maltrattamento animale, questa volta dalla Sicilia. Sembra che al largo di Sciacca sia stato catturato, torturato e forse ucciso uno squalo. A denunciare l’accaduto ci hanno pensato diverse associazioni che si occupano anche della tutela degli animali marini: Mareamico, WWF Sicilia Area Mediterranea scientifica e Marevivo. Le tre associazioni hanno provveduto a segnalare alle autorità di competenza la tortura e la possibile uccisione dello squalo, specificando che si è trattato di una “inutile crudeltà nei confronti di una creatura indifesa”.
Squalo ucciso al largo delle coste di Sciacca
Come dicevamo, le tre associazioni qualche giorno fa hanno provveduto a indicare alle autorità l’uccisione a seguito di torture di uno squalo al largo di Sciacca. La presenza dello squalo, a dire il vero, era già stata segnalata il 14 agosto.
L’Ufficio circondariale marittimo di Sciacca era intervenuto nella faccenda, rilasciando una nota relativa ad un video che starebbe circolando in rete e che riprenderebbe alcune persone nell’atto di immobilizzare a terra una verdesca. L’Ufficio aveva spiegato che i militari erano “intervenuti prontamente disponendo che l’esemplare di squalo venisse restituito al mare allo scopo di garantirne la sopravvivenza”. Attualmente la Procura della Repubblica sta valutando se ci siano gli estremi per un’azione penale per il reato di maltrattamento animale.
Tuttavia, anche se all’inizio sembrava che lo squalo fosse tornato in mare aperto, riprendendo la navigazione, ecco che alcune segnalazioni avevano instillato qualche dubbio: lo squalo era davvero tornato in mare come sostenuto dalle autorità o era stato ucciso? Le associazioni adesso chiedono che un’inchiesta faccia luce sulla vicenda.
Via | Ansa
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