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Le principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto

Principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto: sintomi, gravità e terapia

Le principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto

Quali sono le principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto? Prima di tutto definiamo l’ipotermia. La temperatura rettale normale dei nostri cani e gatti varia dai 38 ai 39°, sono più caldi rispetto a noi, ma di questo vi sarete accorti già tenendoli in bracco e questo spiega perché d’inverno, quando dormono insieme a noi, ci tengono al calduccio.

Se la temperatura rettale scene al di sotto dei 37,5° allora si parla di ipotermia, ma fate attenzione nel misurarla perché se il termometro finisce all’interno di un fecaloma, ecco che potrebbe segnalarvi una falsa ipotermia. Alcuni testi distinguono tre tipi di ipotermia: lieve (temperatura corporea fra 32 e 35°), ipotermia moderata (temperatura corporea fra 28 e 32°) e ipotermia grave (temperatura corporea al di sotto dei 28°).

Cause

Compresse

Le principali cause di ipotermia nel cane e nel gatto sono:

  • esposizione a basse temperature
  • ipotermia neonatale (i cuccioli e i gattini possono soffrire di ipotermia anche in condizioni ambientali normali a causa di malformazioni, debolezza, scarsa vitalità. Inoltre avete presente quando si addormentano sul pavimento freddo? Anche questo basta per mandarli in ipotermina)
  • ipotermina pre parto (24 ore prima dell’inizio del parto, la temperatura rettale della puerpera scende di un grado)
  • anestesia (è importante tenere al caldo un cane o un gatto che ha subito un’anestesia generale, perché questa abbassa la temperatura corporea)
  • alcuni farmaci e sostanze, come i fenotiazinici (possono provocare anche ipertermia), i barbiturici, l’alcol, oppiacei
  • lesioni al centro termoregolatore a livello dell’ipotalamo (traumi, neoplasie)
  • ipotiroidismo
  • ipoadrenocorticismo o Morbo di Cushing
  • ipoglicemia
  • avvelenamento (per esempio da fosforo, piombo o arsenico)
  • intossicazioni (per esempio uremia)
  • stato di shock o di collasso
  • sepsi in fase terminale

Sintomi

Cane comatoso

I sintomi dell’ipotermia variano a seconda della gravità della medesima. In linea generale possiamo avere:

  • tremori
  • debolezza
  • ottundimento del sensorio
  • stato stuporoso
  • rigidità muscolare
  • respirazione lenta e poco profonda
  • midriasi
  • battito cardiaco difficilmente percettibile
  • difficoltà respiratorie
  • coma
  • morte

Sono più soggetti all’ipotermia i cuccioli, i gattini e gli anziani in cui le capacità di termoregolazione sono più difficoltose. E su questa capacità influiscono anche le patologie pre esistenti. Inoltre la capacità di termoregolazione dei mammiferi implica un notevole dispendio energetico, ecco perché i nostri pet (ma anche noi a dire il vero) aumentiamo il cibo e le calorie introdotte d’inverno. Inoltre la persistenza di un’ipotermia provoca:

  • abbassamento della pressione sanguigna (ipotensione)
  • rallentamento del battito cardiaco (bradicardia)
  • perdita di coscienza
  • ipoglicemia
  • blocco renale
  • danni cellulari

Terapia

Avrete capito che l’ipotermia è un’emergenza veterinaria, soprattutto i cuccioli e i gattini, gli anziani o chi soffre di qualche malattia particolare, rischiano la morte se non trattati in tempo. La terapia dell’ipotermia prevede il riscaldamento progressivo. Bisognerebbe evitare di cercare di riscaldare subito gli arti, altrimenti si rischia un’ulteriore vasodilatazione periferica che peggiora la situazione, bisogna concentrarsi sul torace e sull’addome. Coperte, bottiglia dell’acqua calda, phon, tappetini riscaldanti: va tutto bene, a patto che sia fatto da un veterinario, gradualmente e con le debite protezioni. Quante volte si vedono cani o gatti riscaldati con un fai-da-te con ustioni da contatto? Se infatti va bene mettere una bottiglia dell’acqua calda, bisognerebbe avere l’accortezza di porre un panno fra essa e la pelle dell’animale, altrimenti si verificano delle ustioni.

In casi gravi si utilizza la somministrazione per via endovenosa di liquidi tiepidi o anche clisteri di acqua tiepida, ovviamente a temperature tali da non causare lesioni. Il tutto con la terapia di sostegno di base: ossigenoterapia là dove necessario, fluidi di sostegno per mantenere la pressione sanguigna e via dicendo.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | RogerajohnsonEpsos.dejoaquinuy

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